Immaginiamo una piazza con un sagrato di marmo, un portale chiuso, musica che fa ghiacciare il sangue ed una ballerina con occhi enormi che cerca di salvarsi dalla spuma di un naufragio, che si dibatte appesa ad un pennone (immaginario) che invoca ed è invocata come salvezza a cui donare l’anima. Immaginiamo poi due metri più in là l’ingresso di un museo, un luogo quindi che avrebbe soltanto da guadagnare dalla cultura diffusa, che sbatte le porte chiedendo per quanto tempo durerà “il chiasso”. Il più a lungo possibile, ci sarebbe da sperare.
Già, e qui veniamo a parlare del tema di queste ultime settimane, Siena Capitale della Cultura. Il chiasso che abbiamo visto sabato per un evento come il festival Ballo Pubblico ci sarà da sopportarlo per anni, almeno fino al 2020 se le cose andranno bene. Se invece andranno male io ho già il mio capro espiatorio inconsapevole: il bigliettaio del Battistero ed i tanti come lui che si oppongono in modo fermo ad ogni cambiamento nella programmazione culturale della città.
Essere capitale non significa magnificare il nostro passato e cristallizzare ciò che abbiamo, significa tutto il contrario: abbiamo il dovere di rimettere in discussione tutto ed essere guida nel settore della cultura. More…
La città come luogo in cui le esperienze artistiche si confrontano tra di loro e soprattutto con il contesto circostante. Questo è l’assioma che ogni volta utilizziamo, noi della Bombacarta, per parlare di “spazi pubblici”, di riuso e riappropriazione. E non potevamo farci scappare l’esperienza di Ballo Pubblico, che Francesca Lettieri (sì, fa parte del nostro gruppo e allora? Come abbiamo detto: ci siamo messi assieme perché ci stimiamo e ci fidiamo gli uni degli altri) propone oramai da cinque anni.
Ballo Pubblico fa parte delle reti internazionali di danza urbana, è un festival riconosciuto e conosciuto che finalmente arriva anche a Siena. Non lascia Poggibonsi, dove è nato, ma raddoppia e domani, sabato 20 settembre, invaderà le piazze della città con spettacoli e performance More…
Luce europea per i fondi oro senesi: si inaugura questo pomeriggio – ma sarà visibile al pubblico da domani, fino al 18 gennaio 2015 – la grande mostra sul gotico senese allestita al Bozar, museo di arte contemporanea di Bruxelles, Belgio. “Pittura senese. Ars narrandi nel tempo del gotico in Europa” è il titolo di questo grande evento compreso nel calendario di iniziative culturali che celebra il semestre di presidenza italiana al consiglio dell’Unione Europea. Non una cosa che capita tutti i giorni, diventare vetrina del Paese nel centro del continente politico e – probabilmente – oggi anche culturale.
“Credo che questa giornata segnerà uno spartiacque per la città“. È visibilmente soddisfatto, Pier Luigi Sacco, mentre a pomeriggio inoltrato ci rincamminiamo, con gli altri, verso i pullman che da Villa Borghese ci riportano verso Siena. Intorno a noi suona ancora la Bandao, musica forsennata e gioiosa che ha scandito l’intera giornata romana di Siena 2019. Macchia rossa nel mare bianche delle magliette logate magenta. È stata un successo, la giornata, su questo non c’è dubbio.
More…
“La memoria amica come l’edera alle tombe, cari frammenti ne riporta in dono”. Una memoria che sia anche scomoda, una memoria che sia viva e non conciliante. Una memoria non retorica che riporti in superficie ciò che malamente abbiamo sempre cercato di rimuovere o addomesticare. Non c’è dubbio che la resistenza e la guerra civile abbiano subito negli anni (a cominciare dai primi anni dopo la Liberazione) un’operazione di addomesticamento della memoria senza precedenti. Si è definita la Resistenza, non a caso, Secondo Risorgimento togliendole così tutto il significato di guerra tra italiani e regalandole un po’ della retorica patriottarda che sul Risorgimento il fascismo aveva creato. Ma non è di questo che voglio parlare, siamo qua per raccontare un esperimento innovativo e tutti sappiamo quanto appaia difficile abbinare il termine “innovativo” con il concetto di resistenza e di – inevitabilmente – celebrazione. Eppure qualcuno c’è riuscito. Si intitola “…nel cuore del futuro” ed è un catalogo fotografico di Alessio Duranti, giovane fotografo (e tante altre cose) della nostra provincia. More…
Commenti recenti