A Siena l’intero comparto artistico si trova di fronte a una svolta nelle relazioni con la Pubblica Amministrazione, che appare orientata a utilizzare sistematicamente la messa a bando delle risorse disponibili in un’ottica di trasparenza e di regolamentazione quanto più possibile equanime. Intento lodevole, se non fosse che questa lodevolezza di intenti inciampa in una messa in pratica fatta un po’ alla cieca e un po’ alla buona. Per dare prova di questo utilizzeremo due esempi, utilizzando la metafora del ristorante – adeguata per un comparto a più riprese descritto come composto da gente che mangia alle spalle della società – e facendoli precedere da un assunto piuttosto ovvio ma necessario. Se voglio aprire un ristorante devo avere cuochi e camerieri in grado di preparare i cibi e di servirli adeguatamente, altrimenti il ristorante, ossia il sistema dei bandi, è già bello che andato. Preparazione, competenza, affidabilità, e perché no, uno straccio di prestigio. More…
Arte, Eventi, Idee, Santa Maria, Siena2019
ovvero, quello che non dovevamo fare e invece sì
Pochi giorni fa, sulla mia bacheca Facebook è comparso un aggiornamento da una pagina denominata “Siena Comunica“; foto del profilo, la balzana. “Strano – mi sono detta – non mi sembra di aver mai seguito questa pagina“. Ci ho cliccato sopra: ‘comunità’, quasi 32mila mi piace, nell’immagine di copertina una serie di microfoni. Macché, non mi dice niente. Eppure con 32mila like non può essere appena nata. Ci è voluto poco a scoprire l’arcano: Siena Comunica è la nuova versione di ei fu Siena 2019. Stessa pagina, con nome e immagini modificati, mantenendo così il database di pubblico costruito durante la candidatura. Operazione vincente, da un punto di vista di social media management, un po’ meno sotto altri aspetti.
La media italiana di cittadini che hanno letto, nel corso del 2014, almeno un libro è del 41%. La Toscana supera questa media arrivando al 48% della popolazione. Di più in assoluto si legge a Trieste e di meno a Palermo e nelle isole.
Secondo i dati diffusi dall’Istat nel 2014 oltre 23 milioni 750 mila persone, di 6 anni e più, dichiarano di aver letto almeno un libro, ma rispetto ai dati del 2013 la quota di lettori di libri è scesa (nel 2013 erano il 43%).
Chi è che legge di più in Italia: le donne. Complessivamente il 48% delle donne e solo il 34,5% dei maschi hanno letto almeno un libro nel corso dell’anno. A quale età si legge di più? Tra gli 11 e i 14 anni legge almeno un libro il 53,3%. Per fortuna ci sono poi i cosiddetti lettori forti, le persone che leggono in media almeno un libro al mese, questi sono il 14,3% del totale, una categoria sostanzialmente stabile nel tempo. La crisi della lettura è da attribuire soprattutto a una diminuzione dei “lettori deboli” (da 11,5 milioni del 2013 a 10,7 del 2014, pari a una variazione annua del -6,8%). Quasi un lettore su due (45%) dichiara di aver letto al massimo tre libri in un anno.
L’idea di una mostra dei drappelloni “più significativi” da allestire al Santa Maria della Scala mi fa rabbrividire. Sinceramente. Questa storia uscì oltre un anno fa, per la prima volta. E vabbè, era una chiacchiera come un’altra in un momento di vuoto. Poi l’ha rilanciata un’associazione di categoria, e vabbè le associazioni di categoria tirano l’acqua al loro mulino, cercano di pensare a iniziative di vario genere che possano attirare gente in città, ma nessuno pretende che siano loro a progettare le politiche culturali. Ma qui la faccenda si sta ingrossando. E quindi vale la pena fermarsi un attimo e dire che l’idea di portare i drappelloni al Santa Maria della Scala è (a voler essere benevoli) assurda.
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Quale modo migliore, per capire un luogo e un progetto, che sentirlo raccontare dalla viva voce cdi chi vi ha preso parte? E’ quello che abbiamo fatto noi della BombaCarta quando abbiamo deciso di raccontare la storia del Palazzo delle Papesse, centro d’arte contemporanea che ha portato Siena all’attenzione del panorama internazionale, tra il 1998 e il 2008.
Roberto Paci Dalò ci ha raccontato la sua esperienza maturata nel 2007, quando il Palazzo delle Papesse era diretto da Marco Pierini.
La puntata di Siena Cult Sera (per intero) che abbiamo dedicato a questo tema la potete rivedere qui.
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