Inizia la stagione turistica, iniziano le lamentele quotidiane che, nell’ordine, riguardano: troppi turisti in giro che sporcano e si siedono per terra; pochi turisti in giro e gli operatori temono la crisi; pochi eventi per attrarre i turisti; troppi eventi fatti solo per i turisti e si snatura la città; l’ufficio turistico di Piazza del Campo chiuso e i turisti vagano senza meta; l’ufficio turistico riaperto al Santa Maria della Scala ma chi vaga senza meta non lo sa…
Insomma, tutto ed il suo stesso contrario. Come ogni anno salvo piccole variazioni sul tema. Io, ponendomi nei panni di un turista, mi rendo conto che se visito una città oltre a “vagare senza meta” per godere dello spettacolo architettonico ed antropologico del luogo, cerco collezioni, musei e palazzi da visitare. Immagino che lo stesso facciano i turisti che capitano a Siena in questa stagione. Ho sempre pensato che i luoghi più visitati fossero la Torre del Mangia ed il Duomo, ma scopro che così non è e mi chiedo il perché. More…
Riprendendo fiato dalle questioni interamente senesi di cui – troppo spesso – ci troviamo a parlare in questo spazio, vogliamo segnalare due mostre interessanti che in questo periodo sono ospitate in due piccole città italiane: Matisse a Ferrara e “L’ossessione nordica” a Rovigo.
Sono passati i tempi in cui le città d’arte della nostra penisola offrivano grandi mostre, impeccabili dal punto di vista scientifico, dell’allestimento e dell’organizzazione in termini di marketing territoriale attorno alla mostra stessa, sono finiti perché sono finite le risorse, perché gli italiani viaggiano meno e se devono rinunciare a qualcosa lo fanno al week end fuori città; sono finite anche perché qualcuno aveva ecceduto. Diciamo che è passata l’età dell’oro e tarda ad arrivare una nuova stagione.
Negli anni Duemila si annoverano grandi mostre a Siena, Mantova, Ferrara, Padova. Poi arrivarono Treviso e Brescia ma già la china era calante. In tanti annovarano un Van Gogh a Treviso come l’esempio sbagliato che sbaragliò il banco. Faccio esempi da semplice “spettatore” con la certezza di essere né esaustivo né corretto filologicamente. More…
Arte, Eventi, Idee, Santa Maria, Siena2019
C’è differenza tra fumetto e vignetta? C’è differenza tra umorismo e satira? C’è differenza tra una mostra ed un omaggio? Da qualche giorno mi passano per la testa domande di questo tipo, dopo l’inaugurazione della mostra dedicata al lavoro di Sergio Staino “Satira & Sogni”, sottotitolo: disegni, acquerelli, opere digitali. Diciamo subito che la terza componente del sottotitolo è preponderante, forse non in termini numerici ma senza dubbio è ciò che ci resta in mente dopo una prima visita, perché le opere digitali sono troppe e su supporti poco adeguati (mentre sono poche, purtroppo, le affascinanti tavole originali dei disegni).
Detto questo, passiamo di gran carriera a dire che il resto della mostra è un omaggio sincero non soltanto ad un disegnatore di successo, ma in generale a oltre trent’anni di satira italiana. Certo, non è il nobel a Dario Fo, ma Bobo nel bene o nel male rappresenta la critica sociale di una sinistra benpensante, sobria e ‘perbene’ che negli ultimi anni è decisamente mancata. A mio parere (Giuseppe) la satira ha la dignità di essere in mostra, la satira ha la diginità di rappresentare un paese perché parte dalle lotte sociali e quotidiane per destrutturare il potere con l’arma acuta della risata. Ripercorrendo le tavole di Staino si ripercorrono gli ultimi anni del nostro Paese attraverso l’ironia ed i tratti semplici dei personaggi da lui ideati.
In questo senso la mostra è vincente.
A scopo puramente informativo e senza nessun intento diretto di costruire polemica (ho detto diretto, sì): in Umbria, a Perugia (candidata italiana, con Assisi, a Capitale europea della cultura per il 2019, tra l’altro) c’è una mostra di Steve Mc Curry. Ah, diranno subito i miei piccoli lettori: a Siena l’abbiam fatto per mesi, non finiva mai, una bella mostra sui reportage del più grande fotografo statunitense in attività che l’hanno dovuta smontare di forza che sennò era sempre al Santa Maria della Scala! Sì, vero. Solo che la mostra “Steve McCurry viaggio intorno all’uomo” è arrivata a Siena dopo essere già stata esposta in quattro città e aver già raggiunto 400 mila visitatori (si vantavano sul sito), mentre la mostra perugina non soltanto è inedita ed originale ma soprattutto è una produzione specifica per l’Umbria, per quegli spazi e soprattutto per quei volti. More…
Arte, Eventi, Idee, Santa Maria
Concludevo un altro articolo dicendo: perché l’arte, ricordiamocelo, viene dalla conoscenza, l’espressione artistica è sempre l’ultimo elemento di un percorso intellettivo e teorico: se non ci guardiamo attorno, se non conosciamo e non ci confrontiamo non proporremo mai cultura ma solo espressione soggettiva di noi stessi e della nostra piccineria provinciale.
Il 25 marzo ho avuto un po’ di risposte a questa invettiva, grazie a Massimo Cacciari. Sentir parlare di radici, ethos, etica e bene comune nella Sala del Mappamondo è senza dubbio un’esperienza difficilmente ripetibile. Sentir dire a Siena, nel 2014, che gli affreschi di quella sala e della sala adiacente ci parlano di un bene comune che non potrà mai essere dei singoli individui al potere, di amministrazione come qualcosa che deve mettere al bando l’ingordigia e l’invidia, è ancora più formativa, come esperienza. More…
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