Riprendendo fiato dalle questioni interamente senesi di cui – troppo spesso – ci troviamo a parlare in questo spazio, vogliamo segnalare due mostre interessanti che in questo periodo sono ospitate in due piccole città italiane: Matisse a Ferrara e “L’ossessione nordica” a Rovigo.
Sono passati i tempi in cui le città d’arte della nostra penisola offrivano grandi mostre, impeccabili dal punto di vista scientifico, dell’allestimento e dell’organizzazione in termini di marketing territoriale attorno alla mostra stessa, sono finiti perché sono finite le risorse, perché gli italiani viaggiano meno e se devono rinunciare a qualcosa lo fanno al week end fuori città; sono finite anche perché qualcuno aveva ecceduto. Diciamo che è passata l’età dell’oro e tarda ad arrivare una nuova stagione.
Negli anni Duemila si annoverano grandi mostre a Siena, Mantova, Ferrara, Padova. Poi arrivarono Treviso e Brescia ma già la china era calante. In tanti annovarano un Van Gogh a Treviso come l’esempio sbagliato che sbaragliò il banco. Faccio esempi da semplice “spettatore” con la certezza di essere né esaustivo né corretto filologicamente. More…
Arte, Eventi, Idee, Santa Maria, Siena2019
C’è differenza tra fumetto e vignetta? C’è differenza tra umorismo e satira? C’è differenza tra una mostra ed un omaggio? Da qualche giorno mi passano per la testa domande di questo tipo, dopo l’inaugurazione della mostra dedicata al lavoro di Sergio Staino “Satira & Sogni”, sottotitolo: disegni, acquerelli, opere digitali. Diciamo subito che la terza componente del sottotitolo è preponderante, forse non in termini numerici ma senza dubbio è ciò che ci resta in mente dopo una prima visita, perché le opere digitali sono troppe e su supporti poco adeguati (mentre sono poche, purtroppo, le affascinanti tavole originali dei disegni).
Detto questo, passiamo di gran carriera a dire che il resto della mostra è un omaggio sincero non soltanto ad un disegnatore di successo, ma in generale a oltre trent’anni di satira italiana. Certo, non è il nobel a Dario Fo, ma Bobo nel bene o nel male rappresenta la critica sociale di una sinistra benpensante, sobria e ‘perbene’ che negli ultimi anni è decisamente mancata. A mio parere (Giuseppe) la satira ha la dignità di essere in mostra, la satira ha la diginità di rappresentare un paese perché parte dalle lotte sociali e quotidiane per destrutturare il potere con l’arma acuta della risata. Ripercorrendo le tavole di Staino si ripercorrono gli ultimi anni del nostro Paese attraverso l’ironia ed i tratti semplici dei personaggi da lui ideati.
In questo senso la mostra è vincente.
(but not anymore)
Da qualche tempo mi frulla per la testa questo termine: curiosità. Sento che è ciò che ci manca nel profondo, e allora, da buona pignoletta, sono andata a sfogliare i dizionari, come un tempo si usava fare.
“Curiosità” proviene dal latino curiositas, derivato di cura, che, nell’ordine, può significare:
1. cura, sollecitudine, premura, attenzione, riguardo, diligenza, solerzia
2. inquietudine, affanno, pensiero, preoccupazione
3. amore, pena amorosa, persona amata
4. preoccupazione, inquietudine, affanno
5. oggetto d’amore, amore
6. amministrazione, governo
7. direzione, opera, ufficio, impegno, incarico, occupazione
8. ornamento, acconciatura, cura della persona
9. studio, compilazione, ricerca
10. custodia, sorveglianza
11. coltivazione di piante, allevamento di animali
12. trattamento, cura delle malattie, rimedio, guarigione
13. curiosità, interesse
14. custodia, tutela
(ovvero, appunti sparsi ad uso dell’assessore Vedovelli)
Siena è una città viva, bene a sapersi! Cosa avremo mai, allora, da lamentarci, noi (plurale majestatis, che diamine!) che giochiamo a fare i finti intellettuali? E cosa avremo, aggiungo, da investire così tante energie e speranze nella candidatura a capitale europea della cultura 2019 che d’altro canto pare non ci serva…
In un articolo lenzuolo sul Corriere di Siena l’assessore alla cultura Massimo Vedovelli ha voluto darci uno strano buongiorno questa mattina: parla proprio delle politiche culturali cittadine e soprattutto ci racconta il suo stupore (o meglio il loro stupore) nello scoprire che la città è viva! (e lotta insieme a noi! no, questa è una reminiscenza, scusate….).
Arte, Eventi, Idee, Santa Maria
Concludevo un altro articolo dicendo: perché l’arte, ricordiamocelo, viene dalla conoscenza, l’espressione artistica è sempre l’ultimo elemento di un percorso intellettivo e teorico: se non ci guardiamo attorno, se non conosciamo e non ci confrontiamo non proporremo mai cultura ma solo espressione soggettiva di noi stessi e della nostra piccineria provinciale.
Il 25 marzo ho avuto un po’ di risposte a questa invettiva, grazie a Massimo Cacciari. Sentir parlare di radici, ethos, etica e bene comune nella Sala del Mappamondo è senza dubbio un’esperienza difficilmente ripetibile. Sentir dire a Siena, nel 2014, che gli affreschi di quella sala e della sala adiacente ci parlano di un bene comune che non potrà mai essere dei singoli individui al potere, di amministrazione come qualcosa che deve mettere al bando l’ingordigia e l’invidia, è ancora più formativa, come esperienza. More…
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