Idee, Santa Maria, Scenario

Facciamo a… gara

15 Apr , 2016  

sms

(ovvero, ‘rapido’ spiegone sulla gara di semi-concessione bandita dal Comune per la gestione del Santa Maria della Scala)

La prima cosa che salta all’occhio è la complessità di questa gara. Innanzitutto per la diversità dei servizi richiesti, riporto testualmente dal capitolato (che per intero trovate QUI): «pulizia e accoglienza per il pubblico (sorveglianza, biglietteria, portineria, servizi didattici e bibliotecari, promozione e comunicazione, organizzazione mostre, eventi e visite guidate, gestione dell’ostello, caffetteria, informazione e accoglienza turistica, servizi turistici e bookshop)» implicano che a partecipare sia, per ovvi motivi, un raggruppamento, un pool di realtà con diverse professionalità, raccolte intorno a un soggetto forte.

More…

  • Share on Tumblr
Condividi su:

Idee, Santa Maria

Ma il coccodrillo come fa…

4 Apr , 2016  

IMG_20160329_164415210

Non è un coccodrillo, un saluto all’estinto (politicamente parlando) con finte lacrime e sfregamenti di mano. Il gioco non è ancora fermo, in queste ore il sindaco di Siena Bruno Valentini si incontrerà con il dimissionario assessore alla cultura Massimo Vedovelli per comprendere se ci sono margini per far rientrare le dimissioni o prendere una decisione per il futuro. Da un’intervista sentita ad Antenna Radio Esse, registrata sabato pomeriggio, il sindaco parla dell’assessore Vedovelli già al passato: è stata una risorsa importante, ha più o meno detto. Si volta pagina.

Non è la prima volta che Vedovelli tenta di dimettersi, è la prima volta che però le dimissioni emergono così apertamente e pubblicamente. Sulla Bomba Carta non siamo mai stati teneri con l’ex rettore prestato alla politica ma gli abbiamo anche riconosciuto, negli ultimi mesi, tenacia e sincerità. Adesso che succederà? More…

  • Share on Tumblr
Condividi su:

Eventi, Idee, Santa Maria

E la chiamano estate

20 Lug , 2015  

fortezza

Tutto quello di cui non abbiamo parlato

No, non siamo morti e non siamo neppure in ferie. Sapete che c’è? Parlare di cultura stanca. Parlare di cultura in una città dove questo argomento è dibattuto in modo continuo e spesso in profondità soltanto però per motivi strumentali mi fa sentire inadeguato, mi spinge a zittirmi, a pormi laterale.

Eppure in questi mesi ne avremmo avuti di argomenti: il solito post sul drappellone per esempio, ma anche un bella presa di posizione un po’ più intelligente di quelle sentite fino ad oggi sulle parole dell’etologo e divulgatore Danilo Mainardi (perché ironizzare su Mainardi chi? o “tale Mainardi”, mette solo in luce la nostra ignoranza, non la sua) perché è innegabile che non può non farci porre domande serie un periodo come questo: “Il parterre di piazza del Campo nel corso del Palio riunisce individui ingenuamente convinti di essere parte di un evento culturale, mentre non sono altro che folla unita momentaneamente nel consumo di un rito…E in nome della «supposta» tradizione culturale, continuano a essere praticate e difese abitudini ormai anacronistiche”. Parliamone del fatto che il Palio stia diventando il consumo di un rito anacronistico, senza indignarsi preventivamente, proviamo a scomporre queste parole e diamo loro un senso. More…

  • Share on Tumblr
Condividi su:

Idee, Santa Maria

Patrimoni tramandati e recuperi promessi

4 Giu , 2015  

fortezza_poggibonsi

Parliamo di bene pubblico e di bene culturale, di bene architettonico ed archeologico. Parliamo di patrimonio di tutti noi che ci proviene dal passato e nel corso del tempo è stato conservato e valorizzato. Parliamone in termini chiari partendo da quello che dice la Costituzione: è la Repubblica italiana (fiaccamente celebrata pochi giorni fa) che tutela il paesaggio ed il patrimonio storico ed artistico del nostro Paese. La Repubblica, quindi tutti noi, quindi il pubblico. Partendo da questo principio fondamentale poi si possono declinare azioni e co-azioni.

Pensiamo quindi ad un grande complesso monumentale e bene archeologico, in parte recuperato ed in parte ancora da ristrutturare, restaurare ed anche scoprire, perché l’accumulo dei secoli ha reso nascoste tante sue parti, senza dubbio inutilizzate. Adesso poi immaginiamo un’amministrazione che è stata capace, in rete con altre realtà pubbliche e private con funzione mecenatesca, di attrarre le risorse necessarie per recuperare tutta questa parte, enorme e complessa, che aveva bisogno di restauri accurati e senza dubbio costosi. More…

  • Share on Tumblr
Condividi su:

Arte, Cinema, Danza, Eventi, Idee, Libri, Musica, Santa Maria, Teatro

Siamo stati generali

1 Apr , 2015  

IMG_20150220_105835

Se l’articolo di Giulia arrivava fuori tempo massimo il mio arriverà ancora più in ritardo, ma, lo dico subito, questo è inevitabile perché gli stessi Stati generali arrivavano decisamente in ritardo e questo è stato il loro principale difetto. Di contro il mio giudizio complessivo è decisamente positivo. Questi stati generali hanno riunito davvero gli operatori ed in alcuni tavoli hanno finalmente fatto dialogare esperienze, progetti e personalità che difficilmente si parlano e soprattutto hanno mostrato (non in ogni tavolo, ma in molti) una nuova generazione che nel frattempo è nata e si è formata ed ha lavorato bene o male nell’anonimato, lontano dalla visibilità e senza farsene un cruccio. More…

  • Share on Tumblr
Condividi su:

Arte, Cinema, Danza, Eventi, Idee, Libri, Musica, Santa Maria, Teatro

Degli Stati generali

31 Mar , 2015  

image

Ok. Siamo (forse) fuori tempo massimo. Degli Stati generali della cultura abbiamo parlato e ascoltato tutti quanti: molte osservazioni, molti punti di vista, molto di tutto. Noi della BombaCarta abbiamo cercato di farne una cronaca in tempo più meno reale grazie al live twitting tramite il nostro profilo (non siete ancora nostri follower?? malissimo. followateci qui!) ma è giunto comunque il momento di tirare un po’ le somme.

Lo farò, così, per punti, tentando di riassumere le questioni. Dunque. Partiamo dalle buone notizie.

More…

  • Share on Tumblr
Condividi su:

Arte, Eventi, Idee, Santa Maria, Siena2019

Quel che resta di un’idea (niente)

20 Feb , 2015  

Schermata 2015-02-20 alle 14.00.32

ovvero, quello che non dovevamo fare e invece sì

Pochi giorni fa, sulla mia bacheca Facebook è comparso un aggiornamento da una pagina denominata “Siena Comunica“; foto del profilo, la balzana. “Strano – mi sono detta – non mi sembra di aver mai seguito questa pagina“. Ci ho cliccato sopra: ‘comunità’, quasi 32mila mi piace, nell’immagine di copertina una serie di microfoni. Macché, non mi dice niente. Eppure con 32mila like non può essere appena nata. Ci è voluto poco a scoprire l’arcano: Siena Comunica è la nuova versione di ei fu Siena 2019. Stessa pagina, con nome e immagini modificati, mantenendo così il database di pubblico costruito durante la candidatura. Operazione vincente, da un punto di vista di social media management, un po’ meno sotto altri aspetti.

More…

  • Share on Tumblr
Condividi su:

Arte, Idee, Santa Maria

Aiutiamo i drappelloni a casa loro

9 Feb , 2015  

image

L’idea di una mostra dei drappelloni “più significativi” da allestire al Santa Maria della Scala mi fa rabbrividire. Sinceramente. Questa storia uscì oltre un anno fa, per la prima volta. E vabbè, era una chiacchiera come un’altra in un momento di vuoto. Poi l’ha rilanciata un’associazione di categoria, e vabbè le associazioni di categoria tirano l’acqua al loro mulino, cercano di pensare a iniziative di vario genere che possano attirare gente in città, ma nessuno pretende che siano loro a progettare le politiche culturali. Ma qui la faccenda si sta ingrossando. E quindi vale la pena fermarsi un attimo e dire che l’idea di portare i drappelloni al Santa Maria della Scala è (a voler essere benevoli) assurda.
More…

  • Share on Tumblr
Condividi su:

Arte, Idee, Santa Maria

Come possono risorgere le città d’arte. L’esempio di Siena

15 Nov , 2014  

santamariabuia

(Discorsi e ricorsi storici, ovvero chi non la fa non l’aspetti)

 PROLOGO. In consiglio comunale, il prossimo 27 novembre, l’amministrazione presenterà la bozza del nuovo assetto organizzativo e gestionale che sarà dato al Santa Maria della Scala: pare che il modello di riferimento sia una fondazione di partecipazione pubblico-privato al 50 per cento come quella che gestisce, ad esempio, Palazzo Strozzi a Firenze. Ma la forma gestionale è solo un dettaglio (anche se ha monopolizzato la discussione politica degli ultimi due anni). Quello che serve e che manca al Santa Maria oggi è soprattutto una visione progettuale: così noi della Bomba siamo andati a rileggere e a riscoprire, nel passato e nella storia, cosa ha immaginato chi ci ha pensato prima di noi.

—–

Nel 1903 nasceva a Siena la Società Amici dei Monumenti su iniziativa di Fabio Bargagli Petrucci con il fine di conservazione, ricerca, tutela e divulgazione dell’arte senese, ma non solo. Gli intenti filantropici di proselitismo e affezione al patrimonio municipale rispondevano all’esigenza di salvare le opere dai trafugamenti e le chiese delle espoliazioni, allora piuttosto comuni. Gli scritti presenti sui primi due numeri della “Rassegna d’Arte Senese” già “Bullettino della Società Amici dei Monumenti” (1905) offrono notevoli spunti di riflessione sul tempo attuale, per la lungimirante capacità propositiva, il cui orizzonte rasenta i confini dell’illusione, unita ad una chiara consapevolezza del valore e delle carenze delle istituzioni artistiche italiane.

La sfiducia verso una legislazione dei beni culturali carente, la consapevolezza di dover superare tutti i cavilli di una burocrazia che non fa distinzioni, si connettono all’idea di una svolta culturale diffusa per affidare ai cittadini stessi il compito di valorizzare la propria cultura. Bargagli Petrucci auspica per ogni centro culturale minore una rinascita a partire proprio dalle radici artistiche, nell’ottica più ampia di un risveglio dell’Italia intera. More…

  • Share on Tumblr
Condividi su:

Idee, Santa Maria

Santa Maria del Sottoscala

8 Nov , 2014  

Scala

Vi ricordate l’atto d’indirizzo sul Santa Maria della Scala? Facendo i conti sta scadendo il tempo per trovare una definitiva definizione a quello “spazio”. Cosa sarà il Santa Maria ancora è piuttosto difficile da dire, perché al di là delle belle idee che vanno soprattutto nella definizione giuridica, ancora manca nel dibattito pubblico un ragionamento sulla funzione di quell’antico museo. Perché di museo si tratta e si deve trattare. Di uno spazio delicato ed un bene culturale inestimabile.

Sinceramente in questi mesi si è sentito parlare di Santa Maria per tanti motivi, ma nessuno più che mi fornisca una visione, un’idea, una progettualità che vada oltre la forma giuridica o le modalità di apertura. More…

  • Share on Tumblr
Condividi su: