Dove si propone di bloccare il percorso da brillante promessa a solito stronzo
Un festival, una rete nazionale, un progetto che è nato a Siena e che coinvolge nomi, compagnie ed esperienze da tutta Italia. Abbiamo più volte sottolineato il momento di disorientamento che sta vivendo il mondo del teatro a Siena: spazi inadeguati, teatri sottoutilizzati, risorse inesistenti, ruolo dei tavoli, distanza dalle istituzioni regionali e cittadine. Adesso però siamo nel pieno della settimana di “Inbox dal Vivo” che la compagnia teatrale Straligut regala alla città come evento finale del loro progetto di concorso rivolto alle compagnie teatrale italiane. Noi abbiamo la possibilità di vedere i dieci finalisti selezionati tra i 451 spettacoli in gara; il premio (tributato da giurie di esperti e popolari) consiste in 50 repliche dello spettacolo assicurate all’interno della rete dei teatri Inbox (15 per il teatro ragazzi). Si parla di compagnie emergenti, di chi sta seguendo un percorso di crescita per emergere e diventare grande. More…
Arte, Cinema, Danza, Idee, Musica, Scenario, Teatro
Ovvero quando la ricerca di spazi ci fa diventare pazzi
Negli ultimi anni siamo diventati tutti geometri. Ma proprio tutti, anche nel contesto artistico e culturale cittadino. Urbanisti, architetti, periti edili, esperti di agibilità, tecnici 626, periti elettronici. Non esiste più un operatore culturale che non si senta investito di autorità urbanistica e questo per un paio di motivi, che si raccolgono tutti sotto l’unico detto del “necessità, virtù”. Capita sempre più spesso infatti di dover utilizzare spazi non adeguati per allestire spettacoli, concerti, proiezioni, incontri pubblici o quant’altro e di conseguenza gli organizzatori sono costretti a rendere agibile uno spazio che non lo è e soprattutto si ingegnano per individuare questi spazi non adeguati ovunque in città. E allora serate danzanti nei bar, musica dal vivo in piccoli soppalchi, proiezioni in sale dall’acustica impossibile, spettacoli nei musei, nelle chiese, nelle librerie, nelle terrazze, in case private e pubbliche, per strada. More…
Arte, Cinema, Danza, Idee, Musica, Teatro
ovvero, un vademecum di pubblica utilità sui cosiddetti tavoli di lavoro delle politiche culturali
Siena ha un nuovo assessore alla cultura, la professoressa Francesca Vannozzi. Mentre tutti salutano con gioia questa scelta (che a me lascia non poche perplessità, invece) vorremmo ripercorrere per i distratti, gli assenti, i disinformati una delle eredità più importanti che hanno tracciato questi primi anni di assessorato alla cultura.
Tutti ne parlano oggi, anche il sindaco ed anche il Pd, alcuni li usano come un’arma contro il Vedovelli altri come un’eredità importante, ma nessuno di loro sa veramente cosa siano stati gli Stati Generali (noi c’eravamo, ne abbiamo scritto qui e qui) e soprattutto i tavoli di lavoro successivi. Si fa molta confusione, infatti. More…
Cinema, Danza, Eventi, Idee, Teatro
C’è stato un tempo in cui l’istituzione culturale più importante della città produceva anche cultura. Nel senso: bene la didattica, la formazione, la ricerca e la conoscenza, ma in prima persona questa storica istituzione produceva spettacoli, cinema, musica oltre ad offrire anche una “stagione” di tutto rispetto. Chiaramente sto parlando dell’Università degli Studi di Siena, oltre dieci anni fa. E dico Università degli Studi perché a quei tempi nessuno aveva ancora tolto – sciaguratamente – quel riferimento agli Studi Senesi del dugento dal nome del nostro Ateneo cittadino. More…
Arte, Cinema, Danza, Eventi, Idee, Libri, Musica, Santa Maria, Teatro
Se l’articolo di Giulia arrivava fuori tempo massimo il mio arriverà ancora più in ritardo, ma, lo dico subito, questo è inevitabile perché gli stessi Stati generali arrivavano decisamente in ritardo e questo è stato il loro principale difetto. Di contro il mio giudizio complessivo è decisamente positivo. Questi stati generali hanno riunito davvero gli operatori ed in alcuni tavoli hanno finalmente fatto dialogare esperienze, progetti e personalità che difficilmente si parlano e soprattutto hanno mostrato (non in ogni tavolo, ma in molti) una nuova generazione che nel frattempo è nata e si è formata ed ha lavorato bene o male nell’anonimato, lontano dalla visibilità e senza farsene un cruccio. More…
Arte, Cinema, Danza, Eventi, Idee, Libri, Musica, Santa Maria, Teatro
Ok. Siamo (forse) fuori tempo massimo. Degli Stati generali della cultura abbiamo parlato e ascoltato tutti quanti: molte osservazioni, molti punti di vista, molto di tutto. Noi della BombaCarta abbiamo cercato di farne una cronaca in tempo più meno reale grazie al live twitting tramite il nostro profilo (non siete ancora nostri follower?? malissimo. followateci qui!) ma è giunto comunque il momento di tirare un po’ le somme.
Lo farò, così, per punti, tentando di riassumere le questioni. Dunque. Partiamo dalle buone notizie.
A Siena l’intero comparto artistico si trova di fronte a una svolta nelle relazioni con la Pubblica Amministrazione, che appare orientata a utilizzare sistematicamente la messa a bando delle risorse disponibili in un’ottica di trasparenza e di regolamentazione quanto più possibile equanime. Intento lodevole, se non fosse che questa lodevolezza di intenti inciampa in una messa in pratica fatta un po’ alla cieca e un po’ alla buona. Per dare prova di questo utilizzeremo due esempi, utilizzando la metafora del ristorante – adeguata per un comparto a più riprese descritto come composto da gente che mangia alle spalle della società – e facendoli precedere da un assunto piuttosto ovvio ma necessario. Se voglio aprire un ristorante devo avere cuochi e camerieri in grado di preparare i cibi e di servirli adeguatamente, altrimenti il ristorante, ossia il sistema dei bandi, è già bello che andato. Preparazione, competenza, affidabilità, e perché no, uno straccio di prestigio. More…
Arte, Cinema, Danza, Idee, Musica, Teatro
ovvero riflessioni in ordine sparso sulla formazione verso il contemporaneo
Spesso in queste righe abbiamo parlato di formazione del pubblico, della necessità di creare una conoscenza tale da permettere la creazione di un gusto personale. Questo compito a chi spetta? Agli artisti? Agli operatori? Alle politiche culturali di un Paese? O di una città?
Innanzitutto è un ruolo che spetterebbe all’Istruzione, quindi al mondo della formazione primaria e secondaria, alle scuole. Quindi alle politiche culturali di un Paese. Se questo non avviene, la necessità sarà quella di un ruolo supplente: quindi le politiche culturali di un’area più ristretta.
In data 26.11 ultimo scorso si è tenuta nelle sale del Comune di Siena un incontro a cui erano invitati tutti gli operatori locali in ambito di teatro, musica, danza, cinema e audiovisivi. Presenti l’Assessore alla cultura Prof. Massimo Vedovelli, la Dirigente della Direzione Affari Generali Dott. Lorella Cateni, e due funzionari della stessa Direzione, Dott. Donatella Pollini e Dott. Guglielmo Turbanti. Nel corso della riunione si sono affermate un paio di cose: la prima, che il Comune aveva intenzione di indire un bando per l’allocazione dei fondi destinati a tali attività per il 2015, allo scopo di porre in essere metodi e regole chiari e trasparenti. La seconda, che le risorse a disposizione erano ahimé alquanto limitate, 45mila euro, e che con questi fichi secchi andavano fatte le nozze. More…
ovvero, riflessioni sul contemporaneo (a tempo di balletto)
Pochi giorni fa, al teatro dei Rinnovati, Lo Schiaccianoci ha fatto il tutto esaurito. Non solo. I biglietti sono andati via talmente in fretta, che la produzione ha deciso – in corsa – di aggiungere uno spettacolo pomeridiano. A dimostrazione che non è stata una piacevole coincidenza, alimentata dalla serata mite di un inverno in ritardo. Lo Schiaccianoci ha fatto il tutto esaurito perché la danza classica, da queste parti, si vede col contagocce. Eppure una ‘domanda‘ – se vogliamo ragionare nei termini economici e poco culturali del mercato domanda/offerta – evidentemente c’è. E si sveglia, si muove, esce e riempie il teatro quando ne ha l’occasione. Anche fuori abbonamento.
È stata una piacevole serata. Un buon balletto, presentato da una buona compagnia – il Ballet of Moscow – con un divertente allestimento. Non dei ‘mostri’ di tecnica, giacché i mostri veri da Siena ci passano raramente, ma una interessante incursione nella danza internazionale cui la città ha risposto con entusiasmo. E questa è la prima buona notizia.
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