Il Centro Luigi Pecci di Prato – che riaprirà ufficialmente i battenti nella primavera 2015, dopo il lungo restauro – rappresenta esattamente l’idea di Centro per l’arte contemporanea contrapposta, invece, all’idea tradizionale di solo museo: differenza che a Siena dovremmo aver ben presente perché è esattamente quello a cui dovrebbe (e vorrebbe) aspirare il nuovo Santa Maria della Scala.
Il direttore del Centro, Fabio Cavallucci racconta alla BombaCarta – in pillole – in cosa consiste questa differenza.